Cassazione, sentenza 28 ottobre 2009, n. 22857, sez. II civile Divisione - Divisione ereditaria - Operazioni divisionali - Formazione dello stato attivo dell`eredità - Immobili non divisibili - In genere - Attribuzione dell`intero alla porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore - Criterio preferenziale - Derogabilità - Condizioni - Fattispecie. In tema di divisione ereditaria, nel caso in cui uno o più immobili non risultino comodamente divisibili, il giudice ha il potere discrezionale di derogare al criterio, indicato nell`art. 720 cod. civ., della preferenziale assegnazione al condividente titolare della quota maggiore, purché assolva all`obbligo di fornire adeguata e logica motivazione della diversa valutazione di opportunità adottata. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che - in un giudizio di divisione tra fratelli relativo ad un immobile proveniente dall`eredità paterna - aveva assegnato il bene alla sorella titolare di una quota minore, valorizzando il fatto che ella abitava nell`immobile da svariati anni e che non ne possedeva un altro nello stesso luogo, mentre i fratelli vivevano all`estero e uno di loro era proprietario di un altro immobile di sette vani nel medesimo paese). Riferimenti normativi: Cod. Civ. artt. 713 e 720. Massime precedenti Conformi: n. 24053 del 2008. Massime precedenti Vedi: n. 5679 del 2004.
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