Il notaio e il testamento biologico Le problematiche delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, definite comunemente “direttive anticipate”, “testamento di vita” o “testamento biologico”, sono state all’attenzione del notariato sin dal gennaio del 2004 quando il tema fu al centro di un convegno multidisciplinare (notai, medici, magistrati) svoltosi a Cagliari. Di recente le proposte formulate dalla Fondazione Veronesi e il testo di dichiarazione di volontà diffuso dal Prof. Umberto Veronesi, nonché iniziative legislative in materia, hanno reso reale la necessità di assicurare la certezza della provenienza delle dichiarazioni circa i trattamenti sanitari, la loro “attualità” temporale e la loro reperibilità. Obiettivi e situazioni raggiungibili mediante un intervento notarile volto ad assicurare il valore aggiunto della certezza fornito dalla pubblica funzione di certificazione, nel rispetto delle modalità operative fissate dalla legge; come già avviene, ad esempio, nella scelta dell’amministratore di sostegno con riguardo alla cura e agli interessi della persona del beneficiario in previsione della eventuale futura incapacità di quest’ultimo (art. 408 codice civile). La valutazione di prestare il proprio ministero nel caso specifico non potrà che essere del singolo notaio, sia per considerazioni di ordine etico che di ordine giuridico. Per questo i Consigli Distrettuali notarili presenti sul territorio nazionale predisporranno un elenco dei notai disponibili. Il Consiglio Nazionale del Notariato inoltre, sulla base dei risultati raggiunti in campo informatico e di innovazione tecnologica dalla categoria, in più occasioni ha dato la propria disponibilità a provvedere alla istituzione e conservazione di un “Registro Generale dei testamenti di vita”, con costi a proprio carico, al fine di soddisfare l’esigenza della archiviazione e della conoscibilità delle disposizioni contenute nel “testamento biologico”. Nel rispetto dell’autodeterminazione del singolo e della dignità giuridica del malato, il notariato crede nel proprio ruolo di “utilità sociale” in un momento così importante nella vita di ognuno di noi, e mette a disposizione le proprie riflessioni e approfondimenti per l’individuazione degli strumenti giuridici più efficaci in attesa dell’intervento del legislatore. da www.notariato.it
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