Istanbul
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SABATO 15 OTTOBRE 2011 AD ISTANBUL LA DELEGAZIONE DI CALTAGIRONE DELL’ACCADEMIA DELLA CUCINA, capitanata dalla Contessa Tanina Bartoli Gravina, ha incontrato il Console Generale d’Italia ad Istanbul, S.E. Gianluca Alberini. A lui sono stati presentati i piatti della cucina siciliana ed è stata fatta promozione dell’arte ceramica di Caltagirone. Al giornalista, e Board Member dell’Accademia della Cucina Turca, Ali’ Ased Goksel, che accompagnava il Console, Filippo Ferrara ha tradotto in inglese la piacevole conversazione della serata. Suggestiva la visita a 360 gradi della Istanbul notturna dal roof floor di un prestigioso hotel. Gia’ due giorni prima la Delegazione Calatina aveva avuto l’onore di una cena con l’Ambasciatore d’Italia in Turchia, S.E. Gianpaolo Scarante e con il Delegato della Cucina Italiana ad Istanbul M. Garanti ed il Vice Delegato E. Boari. L’occasione è stata propizia per visitare la metropoli bizantina ed ottomana, la vecchia Bisanzio e poi Costantinopoli, ove vivono oltre 12 milioni di abitanti, principalmente musulmani, ma anche cristiani, ebrei ed armeni. Ponte tra l’Oriente e l’Occidente, a cavallo tra l’Asia e l’Europa, Istanbul, è divisa dal Bosforo, che unisce il Mar Nero ed il Mar di Marmara. Dopo aver attraversato l’Acquedotto di Valente e notate le Mura di Teodosio, la nostra visita ha avuto inizio dall’Obelisco di Teodosio situato sulla spina dell’Ippodromo. Un unico blocco di pietra, alto 19,59 metri, su un piedistallo in marmo con bassorilievi raffiguranti l’imperatore Todosio. L’imperatore Costantino I lo chiese ad Alessandria d’Egitto per abbellire la Citta’ delle Civilta’; allo stesso modo fece collocare lungo la spina dell’Ippodromo la Colonna Serpentina ed una colonna di porfirio, detta oggi la “Colonna di Costantino”. Da qui siamo entrati nella Moschea di Sultanahmet, detta anche la “Moschea Blu” grazie alle meravigliose maioliche di Iznik, prevalentemente di colore blu, verde e turchese, che adornano lo spazio interno molto arioso e splendente. Unica moschea con otto porte e con sei minareti, si trova all’interno di un vasto cortile quadrato, rivestito di marmo bianco, circondato da un portico coperto da cupole e sostenuto da 26 colonne collegate con archi circolari. Porte e finestre sono in legno, intarsiato in avorio, tartaruga e madreperla. Il mihrab, che contiene un frammento della pietra nera de La Mecca, ed il minbar sono in marmo bianco. Oltrepassata la Piazza di Sultanahmet, si raggiunge la maestosa Haya Sofia, che, dopo essere stata Chiesa cristiana per 916 anni e moschea mussulmana per 481 anni, è un museo dal 1935. Quella attuale è la basilica voluta dall’imperatore Giustiniano II nel 532 d.c.: sono oggi ben visibili linee architettoniche bizantine, la tradizione architettonica romana e tracce delle correnti orientali. Attraverso la Porta dell’Imperatore si entra nella navata principale in cui quattro enormi pilastri sorreggono la grande cupola, a forma ellittica, alta 55,60 metri. Le superficie non ricoperte da marmi sono adornate da stupendi mosaici bizantini. Durante l’era ottomana vennero aggiunti il loculo riservato all’Imam che indica la direzione de La Mecca, il pulpito per la predica e la loggia del Sultano. Da Santa Sofia in breve si raggiunge la piu’ grande delle cisterne chiuse bizantine, la Cisterna Basilica, così detta perché vicina alla Basilica di Illio: l’acqua proviene dagli acquedotti di Bozdogan e di Maglova. Presenta 336 colonne con capitelli prevalentemente di stile corinzio, alte 5 metri disposte in 12 file, di 28 colonne ciascuna, distanziate 4 metri l’una dall’altra. Il Palazzo di Topkapi, o Palazzo dei Sultani, diviso in 4 cortili, cinto da 1400 metri di mura con 28 torri di guardia, esteso mq. 700.000, fu costruito nel 1460 dal sultano Fatih il Conquistatore come centro amministrativo dell’impero e come residenza della dinastia. Nel primo cortile (Birun) si trovano Haya Irene, l’ospizio per i poveri, il forno, la direzione dei depositi, la zecca ed i laboratori artigianali. Attraverso la Porta della Pace si passa nel secondo cortile, dove si trovano le cucine reali e gli edifici amministrativi, oltre il Diwan. Quindi attraverso la Porta della Felicita’, si entra nel terzo cortile ove si trovano, il Palazzo di Giustizia, la Sala delle Udienze, le Sale del Tesoro, le Sale delle Sacre Reliquie, gli appartamenti del Sultano. Fra il secondo ed il terzo cortile si trova l’Harem, il “luogo proibito”, nelle cui 400 stanze viveva il Sultano con le 4 mogli consentite dalla religione musulmana e con un numero illimitato di concubine. Nelle 4 Sale del Tesoro si conservano: fibbie in oro ed in argento con incastonate pietre preziose provenienti dall’Iran; smeraldi di varia dimensione e tra essi i pugnali in smeraldo del Sultano Ahmet I; il Diamante di Kashoggi; la cintura e la coppa dello Scia’ di Persia Ismail. Nel quarto cortile si trova la Sala della Circoncisione ed il Bagdat Kosku a forma ottagonale circondato da 22 colonne. La Moschea di Suleymaniye, fatta costruire su una collina che domina il Corno d’Oro da Solimano il Magnifico nel 1550, è a pianta quadrata sormontata da una cupola alta 53 metri, seconda soltanto alla cupola di Santa Sofia. La cupola centrale si stende su altre due cupole simmetriche; ad est ed ad ovest si notano due successioni aventi ciascuna cinque cupole piu’ piccole. Presenta quattro minareti con dieci balconcini, a ricordare che Solimano il Magnifico era il decimo sultano dell’Impero ed il quarto dopo la conquista di Istanbul. La Moschea Nuova fu costruita nel 1597 in stile classico ottomano su ordine di Safiye, regina madre del sultano Mehmet III, per questo è conosciuta anche come la “Moschea della Valide”. Essendo vicino al mare, subiva continue infiltrazioni di acqua alle fondamenta, per cui si uso’ la tecnica che l’arch. Sinan aveva usato nella costruzione del ponte di Buyukcekmece, cioè legare i pilastri tra di loro con fili di piombo. Fa parte del complesso della Moschea Nuova il Bazar d’Egitto, così detto perché originariamente le merci vendute nelle erboristerie provenivano dall’Egitto. Oggi vi sono solo 9 erboristerie, mentre gli altri negozi sono occupati da gioiellieri, macellai, pasticcieri. Invece il Gran Bazar si trova nella penisola storica fra Nuruosmaniye e Beyazit: è uno dei piu’ grandi e dei piu’ antichi mercati al coperto del mondo. Un labirinto di strade, con oltre 3000 negozi luminosi capaci di attrarre con i loro colori migliaia di turisti; 61 vicoli, 22 porte di ingresso, 4 fontane, 10 pozzi, 2 moschee, 2 hamam. La Chiesa di San Salvatore in Chora sorge sul versante che scende verso il Corno D’Oro. Le fonti bizantine riportano che fu costruita nella prima meta’ del 6° secolo ad opera di Ayios Theodoros; crollata piu’ volte, fu infine ricostruita ed ampliata nel 1261 da Teodoro Metochite arricchendola di preziosissimi affreschi e mosaici bizantini, che narrano la vita di Gesu’ Cristo il Salvatore e di Maria, sua madre. Piazza Taksim è la grande piazza circolare, simbolo della Repubblica della Turchia: al centro si erge il Monumento alla Repubblica, in pietra e bronzo, realizzato nel 1928 dall’architetto italiano Pietro Canonica. Il Ponte sul Bosforo, che unisce l’Asia e l’Europa, è lungo 1.560 metri ed è composto da due torri portanti, in acciaio malleabile, unite da due serie di cavi che reggono la piattaforma su cui è costruita la carreggiata stradale. Interessante la mini crociera sul Bosforo, lungo le cui coste sfilano eleganti palazzi pubblici e ville private di varie epoche. Tra essi il prestigioso Palazzo di Dolmabahce, situato su una grande insenatura sul Bosforo, dalla quale salpava la grande flotta ottomana, comprende un parco esteso 250.000 metri quadrati, ove i sultani organizzavano feste; oggiconsta di 285 stanze, 46 saloni, 6 hamam, 68 bagni turchi. Al centro del palazzo la sala da ballo e delle cerimonie; il salone delle udienze presenta una cupola alta 46 metri dalla quale scende un lampadario in cristallo di Boemia dal peso di 5,5 tonnellate. A sud del Palazzo, in riva al mare, sorge la Moschea di Dolmabahce, a base quadrata sormontata da una cupola, realizzata in stile impero con accanto due minareti stretti ed alti.
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C Bonomo il giornalista Ali Asek Goksel la Delegata della Cucina Italiana di Caltagirone T Bartoli Gravia ed il Console Generale d Italia ad Istanbul G Alberini
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Alberini Asek e Ferrara
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L Ambasciatore Italiano ad Ankara G Scarante e la Delegata della Cucita Italiana di Caltagirone T Bartoli Gravina
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coniugi Ferrara e Scarante
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Il Delegato dell Accademia Italiana ad Istanbul M Garanti
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L acquedotto di Valente
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Le Mura di Teodosio
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La Fontana Tedesca all Ippodromo
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L obelisco
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La Colonna Serpentina
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La Colonna di Costantino
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La Moschea di Sultanahmet o Moschea Blu
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Santa Sofia
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La Cisterna Basilica
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Il Palazzo di Topkapi
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La Moschea di Suleymaniye
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Moschea Nuova o della Valide
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Al Bazar d Egitto
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Al Gran Bazar
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Chiesa San Salvatore in Chora
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Piazza Taksim
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Lungo il Bosforo
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Torre di Galata
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Palazzo Dolmabahce
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Moschea di Dolmabahce
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