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2011: ANNO INTERNAZIONALE DELLE FORESTE
Inaugurato il 24 gennaio 2011 a New York nel corso del dibattito della IX sessione del Forum delle Nazioni Unite, proclamato con la Risoluzione del 20 dicembre 2006, al fine di:
"sostenere l`impegno e favorire la gestione, conservazione e sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo".
La Risoluzione dell`ONU ricorda l’incidenza delle attività del settore forestale sulla vita di 1,6 miliardi di persone sparse nel mondo e il ruolo fondamentale delle foreste - in quanto ecosistemi - nella mitigazione dei  cambiamenti climatici e nella protezione della biodiversità.
 La decisione servirà per aumentare la consapevolezza della popolazione mondiale su come migliorare  la salute di tutte le foreste, che coprono il 31% della superficie della Terra.
L’obiettivo è quello di preservare tutte le foreste del Pianeta dallo sfruttamento indiscriminato dell’uomo, affinchè i governi, le comunità e le organizzazioni internazionali collaborino per una loro gestione più sostenibile,  per il benessere delle generazioni presenti ma soprattutto di quelle future.
L’inaugurazione ufficiale dell’Anno Internazionale delle Foreste avverra` il 2 ed il 3 febbraio 2011 durante il Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste, a cui parteciperanno Capi di Stato e ministri  e saranno presentate tutte le iniziative, i concorsi, i festival e le attività in programma.
Le foreste sono parte integrante dello sviluppo sostenibile globale: le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo;
inoltre sono fonte di benefici a livello socio-culturale e costituiscono il fondamento del sapere delle popolazioni indigene; infine, come ecosistemi, le foreste giocano uno ruolo fondamentale nel  proteggere la biodiversità e nell’attenuare gli effetti del cambiamento climatico.
Ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in tutto il mondo.
Le maggiori cause di questa perdita di aree forestali sono: la conversione in terreni agricoli,  un taglio indiscriminato del legname, una gestione errata della terra e la creazione di insediamenti umani.
Saranno organizzate diverse attività per celebrare l’Anno Internazionale delle Foreste per favorire  lo scambio di conoscenze sulle possibili strategie per favorire una gestione sostenibile delle foreste.
 Per facilitare l’organizzazione di queste attività, Governi, organizzazioni a livello regionale ed internazionali  ed enti della società civile dovranno istituire comitati nazionali e designare focal point nei rispettivi paesi.
L’impegno delle Nazioni Unite, sottoscritto anche dal Ministero dell’Ambiente Italiano,   è quello di diffondere capillarmente la  consapevolezza dell’importanza della tutela  e della valorizzazione delle risorse boschive del territorio nazionale e internazionale, patrimonio collettivo unico  ed inestimabile.
La conversione a terreno agricolo, la raccolta scriteriata di legname, pratiche di gestione sbagliate della terra e degli insediamenti umani sono le maggiori cause per la perdita dei boschi, assieme agli incendi i quali, solo in Italia, hanno distrutto 80mila ettari di superficie all’anno, nel corso dell’ultimo decennio.
L’Italia consacrerà l’anno ai suoi boschi,  fondamentali per gli equilibri biosferici planetari,
che garantiscono la difesa del suolo, prevenendo gli effetti del dissesto idreogeologico e dei cambiamenti climatici.
Nonostante il lato dolente degli incendi dolosi tipici italiani, l`Italia ha raddoppiato la propria superficie  forestale durante gli ultimi cinquant’anni.
Nei suoi oltre 10 milioni di ettari di bosco,  si trovano immagazzinate quasi 500 milioni di tonnellate di carbonio.  Una risorsa su cui vigila attentamente il Corpo Forestale dello Stato.
I 2.876.451 ettari di bosco assorbono  complessivamente oltre dieci milioni di tonnellate di CO2 all`anno fungendo da polmone verde d`Italia.
In quest’anno internazionale delle foreste si punta a rendere effettivo per i Comuni l’obbligo di piantare un albero per ogni nato, abbreviando i tempi per la messa a dimora da 12 mesi a 90 giorni.
 E due mesi prima della scadenza del mandato il Sindaco dovrà rendere noto il «censimento arboreo» del proprio Comune.



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