IL NOTAIO ED IL TESTAMENTO BIOLOGICO
Il notaio e il testamento biologico
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CONGRESSO NAZIONALE DEL NOTARIATO 2008











Dal discorso del Presidente della Cassa Nazionale, Francesco Maria Attaguile al XLIII Congresso Nazionale del Notariato.





Firenze, 27 novembre 2008











…. Il Notariato si trova a fronteggiare da qualche anno, per ragioni diverse, una fase di grave crescente difficoltà che crea ansia e disagio nella categoria, rende arduo l’impegno del Consiglio Nazionale, costringe gli amministratori della Cassa a rifare i conti, rivedere i bilanci attuariali, inasprire le contribuzioni. E’ questo lo scenario, particolarmente complesso e delicato, che fa da sfondo a questo 43° Congresso Nazionale che assume pertanto un rilievo particolare così come specifici, particolari e complessi sono i problemi che la categoria notarile ha di fronte.




Sono questi, motivi per essere ancora più grati al Ministro della Giustizia, On.le Angelino Alfano, e al Ministro del Lavoro, On.le Maurizio Sacconi, per il gesto di attenzione che la loro partecipazione a questo Congresso testimonia….







Mi verrebbe di dire, parafrasando un fortunato libro del Ministro Tremonti, che mentre il Notariato, tra la paura e la speranza, si interroga oggi sul proprio futuro, è chiamato ad affrontare un delicato problema economico, che diventa inevitabilmente una questione politica e che coinvolge il governo della categoria al suo interno così come nei suoi rapporti con le Istituzioni e lo Stato.




La perdita della competenza esclusiva per gli atti di trasferimento di autoveicoli e di cancellazione ipotecaria ha determinato nel 2007 una riduzione degli onorari di repertorio di circa il 12%. Nel 2008 l’andamento sfavorevole dell’attuale ciclo economico sta provocando una ulteriore contrazione del reddito professionale assai prossima all’11%. Questo sensibile calo di lavoro viene avvertito dalla categoria con comprensibile preoccupazione, colpisce quasi tutti gli studi, dà luogo ad un inevitabile riduzione del personale dipendente, ha infine pesanti ricadute sui conti della Cassa.




Per sopperire alla emorragia contributiva determinatasi nel 2007 il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha dovuto deliberare con decorrenza 1° gennaio 2008 un primo aumento di tre punti (dal 25% al 28%) dell’aliquota impositiva in attesa che un nuovo bilancio attuariale in corso di definizione individui l’ammontare di un ulteriore incremento necessario a far fronte ad un PIL assolutamente piatto, alla perdita della competenza esclusiva in materia di cessioni di quote di S.r.l. e, soprattutto, all’aumento dei posti in tabella che significa dovere assicurare la pensione a 840 nuovi colleghi. E l’elenco delle note critiche non è ancora completo. Ai dati relativi al preoccupante calo di lavoro se ne aggiungono altri che, se da un lato servono a sfatare il luogo comune di un Notariato sinonimo di ricchezza, dall’altro sono motivo di ulteriori potenziali pericoli per i bilanci della Cassa.


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